Si è tenuta venerdì 20 gennaio, presso la Biblioteca “M. Fattarelli” di Colico, la presentazione del libro “Sui passi della Beata Maria Laura Mainetti”, edito dalla Cooperativa Editoriale Quaderni Valtellinesi. Si tratta dell’ultima pubblicazione realizzata, che riscopre la figura della Beata attraverso il racconto dei luoghi a lei legati; Villatico di Colico, il suo paese natale, la Valtartano, luogo di nascita dei genitori, Chiavenna luogo della sua missione e del martirio e, in appendice, La Puye Casa Madre della Congregazione. Presenti alla serata il curatore del libro, l’Arch. Dario Benetti e gli altri autori dei testi, il Prof. Guido Scaramellini, Mauro Branchini, Augusto Bormolini e Stefano Mainetti, nipote di Suor Maria Laura. La prefazione al libro è stata affidata al Cardinale Oscar Cantoni, Vescovo di Como. Ad introdurre la serata il Sindaco di Colico, la dottoressa Monica Gilardi, che ha sottolineato come la figura di Suor Maria Laura sia diventata una presenza quotidiana nella vita di Colico; di lei si parla e si racconta, si riscoprono storie e luoghi che si intrecciano con la sua vita. Tra il numeroso pubblico anche alcune amiche di infanzia che ancora oggi conservano importanti ricordi di momenti condivisi con la piccola Teresina, i cui racconti sono raccolti anche nel libro stesso. Ogni autore, prendendo la parola ha brevemente riassunto il proprio contributo all’interno del libro. Dopo un’introduzione generale a cura di Benetti, Branchini ha iniziato il proprio intervento con le parole pronunciate dal Cardinale Cantoni in occasione della celebrazione presieduta a Villatico il 19 Giugno 2021, in ringraziamento per la beatificazione. Il Cardinale, allora Vescovo, esordì nell’omelia parlando di Villatico con queste parole: “semplice ma suggestivo contesto dove esiste un ambiente del tutto ordinario, dove Suor Maria Laura ha potuto ricevere tanti esempi di vita cristiana vissuti nella semplicità” e definì i presenti “paesani fieri di aver condiviso con lei momenti importanti di vita a partire dall’infanzia, dalla prima giovinezza; quel tempo in cui si creano legami e amicizie incancellabili, amandola fin dalle sorgenti della vita, cominciata proprio qui”. L’intervento è proseguito con dei brevi cenni dei luoghi che in paese ricordano l’infanzia della Beata, a partire dalla Chiesa con il fonte battesimale, la casa natale con il cortile e la vicina fontana e la scuola Apostolica Santa Teresa del Bambin Gesù gestita dai padri Betharramiti e che vedeva anche la presenza delle Figlie della Croce. Scaramellini invece ha riportato ricordi personali di Suor Maria Laura e del suo instancabile operato a Chiavenna, sottolineando come la sua figura discreta arrivava dove c’erano necessità e bisogno di aiuto, il tutto nel massimo nascondimento. Nel libro trovano ampio spazio i due percorsi ad anello tra le antiche contrade della Valtarno che toccano i luoghi che hanno accolto la piccola Teresina, con particolare riferimento alle edicole dei misteri del Rosario, installate in occasione della beatificazione, che riproducono le opere di Rupnik accompagnate da frasi della stessa Suor Maria Laura. È stato proprio il nipote Stefano a raccontare come questo progetto abbia coinvolto decine di volontari e abbia permesso di recuperare antichi sentieri percorsi anche dalla stessa Teresina quando raggiungeva i parenti nella valle dove poteva ritrovare le proprie radici famigliari, definendosi lei stessa “una Tartanöla”. Il suo intervento è poi proseguito con il racconto della famiglia Mainetti e della sua venuta a Colico dopo aver lasciato la Valtartano. Una permanenza a Colico non sempre facile, soprattutto quando, in seguito allo scoppio del secondo conflitto mondiale, si trovò in grandi difficoltà economiche. Un toccante ricordo è andato a Romilda, sorella maggiore di Maria Laura e che fu per lei anche “mamma” in seguito alla morte della mamma Marcellina.
Il libro oltre a presentare la figura della Beata Maria Laura e la sua straordinaria missione, costituisce un importante documento storico dove trova ampio spazio la lunga presenza delle Figlie della Croce a Chiavenna e a Villatico. Rappresenta un’importante pagina storica della Valtartano e della sua gente, con particolare riferimento alle numerose vocazioni religiose nate proprio nelle diverse contrade della valle. Con il racconto e la descrizione delle opere d’arte presenti nei tre paesi legati alla Beata, permette di scoprire monumenti e luoghi ricchi di arte che i nostri borghi, quasi gelosamente, conservano e cercano di tramandare alle generazioni future. Luoghi di silenzio e contemplazione che hanno costituito, per la stessa Suor Maria Laura, fonti dalle quali ha attinto “nutrimento” per la propria crescita nella Fede.