1797. Nella fattoria dei MARSILLYS, durante una Messa celebrata di notte nella stalla, alla presenza di poveri contadini che si radunano di nascosto per ascoltare la Parola di Dio e ricevere i Sacramenti, avviene l'incontro tra Padre Andrea e la giovane Elisabetta, che dirà più tardi: "Sorelle mie, grandi cose sono accadute ai Marsillys! E' veramente la Betlemme della Congregazione”. E Padre Andrea le farà eco dicendo: "Quante messe di mezzanotte ho celebrato ai Marsillys!".

Elisabetta si affida completamente alla guida illuminata di questo "santo" sacerdote. Inizia una collaborazione attiva e feconda. E' urgente risvegliare la fede nel popolo e soccorrere ogni genere di povertà materiale, morale, spirituale.

Scrive dietro un'immagine di Maria Ausiliatrice: “Io, Giovanna-Elisabetta-Lucia Bichier, mi dedico e mi consacro, oggi e per sempre, a Gesù e a Maria. 5 maggio 1797”.

Elisabetta ha 24 anni. Insieme a sua madre ha lasciato definitivamente il castello e si è trasfereita a BETHINES, in una residenza di campagna chiamata "La Guimetière". I fedeli del paese disertano da molti anni la chiesa parrocchiale per la presenza di un prete scismatico. Con il suo consenso, Elisabetta li raduna ogni sera in casa sua, quando tornano dal lavoro nei campi. Insieme pregano e cantano. Durante il giorno accoglie i bambini per fare scuola, visita i malati, collabora con i sacerdoti nelle missioni al popolo. Cerca di riconciliare gli animi…

Molto presto, altre giovani si uniscono a lei per condividere questa vita di preghiera e di servizio. Così “senza saperlo e senza volerlo”, come dirà più tardi Suor Elisabetta, prende forma una piccola comunità, dove l'Eucaristia è al centro, sorgente di vita e di missione.

In seguito al Concordato del 1801, Padre Andrea può finalmente rientrare nella sua parrocchia dopo dieci anni. Per essergli più vicine, le giovani si trasferiscono in una casa di campagna, presa in affitto, nella località di MOLANTE.

1807. Nel mese di febbraio, le prime cinque compagne - Elisabeth, Marianne, Madeleine, Anne e Véronique - pronunciano i voti religiosi di castità, povertà e obbedienza, aggiungendo la promessa di dedicarsi alla cura dei malati e all'istruzione dei poveri. Prendono il nome di FIGLIE DELLA CROCE.

Con i poveri, le "povere Figlie della Croce" vogliono "ripresentare la vita di Gesù e la semplicità del suo vangelo", ripetendo i gesti e le parole di Gesù: "insegnare e guarire". Scriverà Suor Elisabetta: “Benedico il Signore, perché istruire i poveri e curare i malati è imitare il Maestro stesso!”.

Un giorno, dal cuore di Elisabetta sgorga un grido di speranza e di abbandono:

“Eccoci qui in cinque a Molante, su questa collina, e Abramo era solo, solo con la sua fede in terra di Canaan quando Dio gli disse: “Alza gli occhi al cielo e conta le stelle se puoi. Così io moltiplicherò la tua stirpe”. Se su questa collina la fede sarà grande come in terra di Canaan, perché le Figlie della Croce non si dovrebbero moltiplicare come i figli di Abramo?”.

Tutto è da ricostruire.

Non ci sono opere privilegiate: "occorre abbracciare ogni specie di opera buona”, così stabilisce la prima Regola di vita. E questo si traduce nel primato della evangelizzazione, attraverso il catechismo, l’animazione della preghiera, l'istruzione dei bambini, l’accoglienza di fanciulle orfane, la cura dei malati in casa propria e a domicilio, l’attenzione ad ogni povertà... anche la condivisione del lavoro nei campi con le famiglie più povere.

Nel 1811 vengono redatte le prime Costituzioni. Nel 1816 il Vescovo di Poitiers dà la sua approvazione.

I due Fondatori, entrambi attratti dalla vita monastica, sono condotti dal progetto misterioso di Dio verso un’intensa attività apostolica. Per questo hanno caratterizzato l’Istituto di una forte dimensione contemplativa, nell'adorazione e intercessione.

Un’altra caratteristica lasciata in eredità è la partecipazione intensa alla vita della Chiesa, portando la preoccupazione evangelica di tutte le vocazioni, che hanno la loro sorgente nel Battesimo.

Fin dagli inizi, si vive un’itineranza missionaria: a due a due, le suore raggiungono i villaggi della regione (la Vienne) e vi rimangono per alcuni giorni, a servizio delle parrocchie.

1820. Le Suore si trasferiscono a La Puye. La comunità, con il passare degli anni, è cresciuta, ha bisogno di nuovi spazi per ospitare le suore, le fanciulle orfane, gli ammalati, i poveri.

Suor Elisabetta è riuscita ad acquistare, non senza grandi difficoltà, un antico priorato fontevrista del XII sec. confiscato e dissacrato durante la Rivoluzione.

Questo ampio e suggestivo monastero, così ricco di memorie, tornerà a vivere come luogo di spiritualità, di preghiera e di carità. Diventa la Casa Madre della Congregazione e lo è tuttora.

Padre Andrea, dopo 40 anni di ministero, lascia la parrocchia per dedicarsi completamente alla formazione spirituale delle suore, collaborando con Suor Elisabetta per accompagnare le nuove e numerose fondazioni.

Avverte un'urgenza per la vitalità della Chiesa: le vocazioni sacerdotali. A La Puye fonda una scuola clericale: sono ben 42 i preti chiamati “i ragazzi del Buon Padre”.

Quando intuisce la chiamata in un giovane, lo affida alle suore perché impari a leggere, a scrivere, a fare i calcoli. Lui stesso gli dà lezioni di latino e, a sue spese, lo manda al Seminario di Poitiers.

Fonda anche una associazione spirituale, i “Preti della Croce”, con una regola di vita sottoscritta da dieci sacerdoti: "Opera grande e bella, scuola di santità sacerdotale" che durerà probabilmente fino alla sua morte, avvenuta nel 1833.

Nel 1829 il Papa Pio VIII indirizza alla Congregazione un Breve Laudativo. Nel 1867 il Papa Pio IX la dichiara Istituto "di diritto pontificio".

Le Figlie della Croce sono chiamate in molte regioni di Francia. Nel 1838, alla morte di Suor Elisabetta, si conteranno già 663 suore in 117 comunità, sparse in 23 diocesi. Le prime fondazioni fuori dai confini francesi avvengono in ITALIA (nel 1851 a Parma e nel 1856 a Roma) e in SPAGNA nel 1859.

Nel 1904 le Suore sono 3100, con 430 case in 37 diocesi. A causa delle drastiche leggi contro le Congregazioni religiose in Francia, avviene una dispersione missionaria "provvidenziale": le Suore partono per il CANADA, l'ARGENTINA e l'UNGHERIA (1904-1920).

Seguono le fondazioni in BELGIO (1911-1980), CINA (1934-1952), URUGUAY (1944), CONGO BELGA (1954-1961), BRASILE (1962), COSTA D'AVORIO (1965), BURKINA FASO (1996), TAILANDIA (2009). Oggi la Congregazione è diffusa in 9 paesi.

La Chiesa proclamerà Santi i due Fondatori: S. Andrea Uberto il 4 giugno 1933 e S. Giovanna Elisabetta il 6 luglio 1947.

"Questa Congregazione è di Dio” - diceva S. Andrea Uberto alla sera della sua vita. Il dono fatto da Dio ai nostri Fondatori non è nostra proprietà, ma nostra eredità. Noi vogliamo accoglierlo e trasmetterlo con una fedeltà viva e illuminata.

Risplenda in noi un po’ di quell'amore straordinario dato ai nostri Fondatori per Dio e per i poveri!