Dispersione e fecondità

Gli inizi del ‘900 in Francia sono segnati dall’inasprirsi delle leggi contro le Congregazioni religiose. Mentre viene garantita a tutti la libertà di associazione, lo Stato si arroga il diritto di concedere o negare a suo piacimento una speciale autorizzazione senza la quale tutte le Congregazioni femminili e maschili, di antica o di recente fondazione, verranno punite con multe o, addirittura, carcere o esproprio dei beni (legge Combes 1/7/1901).

Il governo ha la facoltà di sciogliere le Congregazioni e di chiuderne le case con un decreto del Consiglio dei Ministri. Si tratta di un vero e proprio sistema di repressione, un cammino a ritroso rispetto alle libertà garantite lungo il XIX sec. fino al 1880.

Questa legge, rigorosamente applicata, colpisce in particolare le Congregazioni dedite all’insegnamento. Lo scopo è chiaro: laicizzare radicalmente l’istruzione. Ma non basta. Lo stesso anno una circolare del Ministero della Pubblica Istruzione e un’altra legge nel 1902 rendono praticamente impossibile la presenza anche di una sola religiosa nella scuola, pena la chiusura e la dichiarazione di illegalità dell’istituzione, anche se gestita da personale laico.

Il culmine arriverà nel 1904: una nuova legge cancella ogni precedente autorizzazione, vietando a tutte le Congregazioni l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado. I religiosi vengono così definitivamente esclusi dall’insegnamento privato e pubblico.

La Congregazione delle Figlie della Croce, in questo momento, conta 3100 suore con 413 case, sparse in 37 diocesi.

Già nel 1903 Sr Marie Gabriélie, 6° Superiora Generale, aveva chiesto ad ogni suora di esprimere per iscritto le proprie intenzioni, se rimanere o lasciare l’Istituto in caso di difficoltà estreme come la soppressione della Congregazione che, per il momento, può continuare ad esistere in quanto dedita anche all’assistenza ospedaliera. Ma la situazione è talmente grave che per ben due anni le giovani suore non saranno autorizzate a pronunciare i voti perpetui.

Dopo la chiusura di 225 case e l’arrivo in massa delle Suore nelle case principali, la Superiora Generale ottiene dal Vescovo di Poitiers il permesso di secolarizzazione delle suore che desiderano lasciare la Congregazione per continuare, come laiche, la missione educativa. Sono più di 600 le suore che lasciano l’Istituto, ma a partire dal 1914, quando l’applicazione di queste leggi sarà sospesa, un buon numero di esse rientrerà.

In un tempo così burrascoso si calcola, in Francia, la dispersione di ben 20/30.000 religiosi: una dispersione che, tuttavia, porterà una fecondissima irradiazione missionaria nel mondo intero.

La fondazione in Canada

E’ proprio nel 1904 che avviene la partenza delle prime Figlie della Croce per il Canada e l’Argentina. Si ripete l’esperienza paradigmatica di Gesù e delle prime comunità cristiane al tempo della persecuzione: il chicco di frumento, caduto in terra, muore e porta molto frutto (cf. Gv 12,24).

Ogni nuova “germinazione” nasce sempre dalla Croce!

Scrive la Superiora Generale alle comunità il 1° maggio 1907: “… abbiamo attraversato l’oceano e laggiù, molto lontano, nel Nuovo Mondo, la famiglia si riforma ardente e generosa. Raggiungono già il centinaio le nostre coraggiose Sorelle dell’Argentina e del Canada… E’ tutta una germinazione di opere… i nostri Noviziati, benché meno popolati che negli anni prosperi della Congregazione, si riempiono ancora al di là delle nostre previsioni… La maggior parte delle nostre novizie è generosa e pronta ad ogni sacrificio di persecuzione e di esilio, per Dio e per le anime… Come le nostre Sorelle che ci hanno preceduto, noi siamo figlie di santi e generate nella terra dei Santi. Come loro abbiamo l’ambizione di glorificare Dio e di far risplendere Gesù nelle anime” .

Dopo la scoperta delle ricchezze del Canada, molta gente del Poitou era partita per il Nuovo Mondo in cerca di fortuna e, non lontano da La Puye, si era insediato un gruppo di emigrati acadiani con il quale le Figlie della Croce avevano stabilito buoni rapporti.

L’abbé Beauregard, sacerdote di Angoulème, cappellano e amico della Congregazione, aveva molto a cuore l’evangelizzazione del Canada. Fu lui a prendere l’iniziativa di proporre l’apertura di una casa a WINNIPEG per accogliere gli emigranti provenienti dalla Francia e da altri paesi.

Spinto da una grande fede e da un sincero amore verso la Congregazione, scrive: “Dio è così buono che non permetterebbe il male se non avesse il potere di volgerlo in bene… La vostra Congregazione non morirà e, forse, invece di diminuire, crescerà di numero e in spirito apostolico”.

E Sr. Marie Gabriélie gli risponde: “La vostra idea del Canada non sarà, forse, la voce di Dio che ci chiama ad andare là?”.

Anche l’arcivescovo di St Boniface, Mons. Langevin, scrive il 17 agosto 1904: “Sebbene il progetto mi sia sembrato all’inizio molto strano, dopo aver riflettuto, credo che sia realizzabile…”.

Sei giovani suore sono scelte per la prima partenza. La vigilia, tre di loro pronunciano i voti perpetui. Questo mandato è la loro forza. Vanno verso l’incognito, verso una missione difficile… ma promettente!

Il 26 settembre 1904 partono da La Puye e il 29 si imbarcano a Liverpool sul “Southwark”. Dopo un’avventurosa attraversata dell’oceano e due giorni di ferrovia, il 16 ottobre arrivano a Winnipeg.

Al loro arrivo nulla è pronto: né abitazione né attività. Provvidenzialmente le suore trovano ospitalità presso gli Oblati di Maria Immacolata e, per i primi tempi, si mantengono con lavori di cucito e studiano per ottenere il diploma per l’insegnamento. Solo una di loro riesce a malapena a farsi capire in inglese…

Il Vescovo è felice del loro arrivo, ma chiede che “sia ridimensionata la cuffia del Poitou… a motivo dei protestanti, ma anche dei cattolici irlandesi, poco entusiasti di quel costume un po’ singolare” (lettera del 14 novembre 1904).

Ben presto altre 15 suore raggiungono il Canada, ma il Vescovo ne domanda ancora una ventina, proponendo sempre nuove attività: si aprono scuole, si svolgono missioni tra i “selvaggi” delle riserve indiane… Il Vescovo ha così tanta fiducia da affidare loro, nel 1905, la formazione delle giovani Suore di una Congregazione nascente da lui stesso fondata.

In meno di due anni, 58 Figlie della Croce attraversano l’oceano per il Nuovo Mondo.

Nel 1908, la prima ragazza canadese parte per l’Europa, per entrare nel noviziato a La Puye. Prenderà il nome di Sr Adelaide e sarà, più tardi, la prima responsabile della missione in Cina!

Meravigliosa audacia e meravigliosa libertà dello Spirito!