« Siamo mandate a insegnare e guarire, annunciando la salvezza che viene dalla Croce e testimoniando la presenza di Dio Trinità in mezzo agli uomini » Regola di vita
I giovani: il suo debole, la sua passione
Delle giovani l’hanno ingannata e uccisa, eppure suor Maria Laura certamente rifarebbe le stesse scelte. I giovani erano per lei i “poveri” di oggi: poveri perché fragili, disorientati, plagiati.
La Congregazione aveva scelto di “essere decisamente presente ai giovani” e lei, come sempre, aveva preso l’impegno sul serio.
Dedicava molto tempo ai giovani: ciascuno era per lei unico, importante, e i giovani sapevano di poter contare su di lei.
Non perdeva occasioni per conoscere il loro mondo, il loro linguaggio, la cultura giovanile. Si interessava alle diverse esperienze, non si tirava mai indietro davanti a nessuna proposta in loro favore.
Partecipava attivamente alla catechesi, all’oratorio, ai campi scuola, alle riunioni di ex alunni; offriva ascolto e attenzione negli incontri personali…
Era un’educatrice nata
Educare è la sfida del futuro per la Chiesa e per la società. Suor Maria Laura credeva alla persona, alla sua dignità, alla sua potenzialità, perché oggetto dell’amore di Dio.
Alla missione educativa nella scuola ha dedicato gran parte della sua vita: prima nella scuola elementare, poi nella materna. È difficile dire quanti bambini e quante famiglie ha accompagnato con bontà, pazienza, fermezza e competenza. Perché non si accontentava di insegnare, ma accompagnava, creava un clima favorevole, suscitava collaboratori.
Suor Maria Laura credeva nella “legge del seme” e seminava a piene mani!
Amava stare con le giovani del pensionato
Si è dedicata molto alla formazione delle ragazze, soprattutto con interventi individuali, che le hanno permesso di stabilire molteplici rapporti di amicizia e di accompagnamento.
« Sentiva così forte la sua missione educativa, che metteva tutte le sue energie per infondere in loro sentimenti e valori umani e cristiani. Era talmente affezionata a loro che, come una madre, non parlava mai delle loro birichinate e, se queste venivano scoperte, suor Maria Laura sapeva trovare sempre attenuanti ». (una testimonianza)
« Gesù, aiutami a riconoscerTi in loro, a guidarle a Te… La mia missione: essere SEGNO dell’amore di TENEREZZA del Padre in comunità, nella scuola, tra le ragazze ».
A un’ex-alunna, nel novembre 1997, scrive :
« Senza l’impegno della scuola, vivo più serenamente l’impegno con le adolescenti del convitto: più attenta a loro, più presente per un accompagnamento carico di affetto, di preghiera, di ascolto e di dialogo in un progetto educativo. Mi sembrano serene, impegnate scolasticamente e in una relazione di gruppo positiva… ».
E loro la ricambiavano:
« Come dice il Signore “Io sono la via, la verità, la vita” così era, in un certo senso, suor Maria Laura per me. Colei che durante tutti gli anni di scuola mi è stata di grande aiuto, colei che nel mio cuore resterà per sempre come un dono del Signore ». (una testimonianza)
Da Roma un’ex-alunna la ricorda così:
« Piccola, sorridente, disponibile e gioiosa, servizievole. Una persona che non ti colpiva subito, ti rendevi conto dopo, ma ti lasciava una traccia. Umile, semplice, quasi insignificante, normalissima, ma con una carica interiore non indifferente! ».
Mons. Maggiolini, Vescovo di Como, ha detto di lei:
« Questo martirio si colloca nel quadro di una vita tutta spesa per l’educazione dei giovani e per il recupero della devianza giovanile. L’attuale emergenza educativa potrà trovare nella figura di Suor Maria Laura un esempio da seguire e uno stimolo decisivo per l’educazione dei giovani.
Suor Maria Laura è un dono per la Diocesi e per il mondo intero! ».