“Gesù è la luce del mondo. E’ entrato attraverso la Croce nella gloria del Padre. A questa luce, abbiamo riconosciuto la chiamata a seguirlo, e abbiamo scelto l’Istituto delle Figlie della Croce, per realizzare più pienamente la nostra vocazione battesimale, in comunità e come Chiesa”.

(Regola di vita, 1)

          “I nostri Fondatori hanno voluto per le Suore una formazione solida e completa, nella fede e la semplicità, affinché attraverso tutto, comunicando al mistero di Cristo morto e risorto, esse glorifichino Dio Trinità e servano i poveri”.

(Regola di vita, 72)

Per la gioia di Dio che continua a chiamare giovani donne a seguirlo,

per la gioia della Chiesa che si compiace di cantare la sua lode,

per la gioia della Congregazione che rimane vicino e con i poveri”   (Sr Marthe)

il 13 settembre 2013 a Ouagadougou, in Burkina, è stato aperto il Noviziato Internazionale.

Sono giovani che provengono dalla Costa d’Avorio, dal Burkina-Faso, dalla Francia, dall’Italia… e ne verranno ancora da altre nazioni. Noviziato unico della Congregazione in cui tutte le culture troveranno il loro modo particolare di arricchire il gruppo e di rispondere alla Chiamata di Dio.

Un albero da frutto, un mango, è stato piantato per marcare questa tappa della storia delle Figlie della Croce. L’albero prende il nutrimento dalle sue radici, nelle profondità della terra. L’albero crescerà, immagine della crescita di ogni giovane chiamata alla pienezza e alla bellezza di una vita donata. E verranno i frutti, ogni frutto diverso, anche se maturato sullo stesso albero.

                  

Da allora, diverse giovani hanno pronunciato il loro SÍ gioioso e sono diventate Figlie della Croce, prendendo ciascuna il proprio posto in una diversa comunità, inviata ad una missione particolare per insegnare e guarire oggi, rispondendo alle sfide del mondo in cui siamo inserite.

 

 

In questo anno 2016/2017 i volti a Ouagadougou sono diversi, un cammino è stato fatto.

Ecco alcuni flash sul postulato e noviziato nella loro situazione odierna, mentre seguono il loro tempo privilegiato di formazione…,  !

A Ouagadougou, 3 novizie e 6 postulanti sono in ascolto di Dio e della vita per vedere se sono chiamate a diventare Figlie della Croce. Il noviziato è a Ouaga dal 2006, mentre il postulato comincia quest’anno la sua esperienza in questo luogo, nella casa che era utilizzata per l’accoglienza.

Due luoghi comunitari diversi per vivere in autonomia ogni tappa di formazione…

  • Al Postulato, due gruppi di giovani camminano insieme nella ricerca del progetto di Dio su di loro: Elodie, Florence e Françoise sono al loro secondo anno di esperienza;

Bernadette, Elisabeth e Sandrine sono al loro primo anno.

                                                                                                

Sono accompagnate da due suore: Clémentine e Bernadette e seguono la loro formazione umana e spirituale, scoprendo poco alla volta la vita insieme in comunità. Coltivano l’orto e nutrendosi del frutto del loro lavoro contribuiscono un po’ alla riduzione delle spese della casa. Si dedicano a diversi servizi in parrocchia: catechesi, sacristia… Hanno la gioia di ritrovarsi ogni tanto con Suor Natacha, giovane professa impegnata negli studi all’università di Koudougou, nel tempo dei suoi rientri periodici nella sua comunità.

              

 

  • Al Noviziato, dal mese di agosto, Suor Maria e Suor Emmanuelle accompagnano le novizie:

Adèle, Joséphine e Rose.

 

Le Novizie, per tre mesi, sono partite in stage per vivere inserite in diverse comunità di Figlie della Croce in Francia e in Thailandia. In questo tempo privilegiato hanno potuto conoscere altre culture e diversi modi di incarnare lo stesso carisma a servizio di poveri e piccoli presenti ovunque.   Sono rientrate il 20 febbraio per riprendere le loro attività quotidiane di formazione, di vita comunitaria e di servizio nella casa, al pollaio, nella cura dei conigli e dell’orto.

Si preparano ora anche al loro stage apostolico a Ouagadougou in strutture create dai cristiani per aiutare i bambini più bisognosi: bambini della strada, orfani o bambini malnutriti.

  

Per tutte, molte sono le occupazioni nella giornata. Non manca il lavoro manuale e l’incontro con le famiglie e con i più piccoli.