Giugno
A Chiavenna, il giorno 6 giugno, il Vescovo di Como Mons. Maggiolini conclude pubblicamente il Processo Diocesano informativo per la beatificazione di Suor Maria Laura, nel sesto anniversario della morte, dopo solo otto mesi dalla sua apertura. La Superior Generale Sr Marthe rivolge ai presenti, in modo particolare al Vescovo e ai componenti il Tribunale Ecclesiastico, il saluto e il ringraziamento di tutta la Congregazione e conclude dicendo: “Questa Parola di Dio, questa parola di speranza sia per noi, oggi, una Buona Notizia da gridare al mondo”.
Mons. Maggiolini, nonostante le precarie condizioni di salute, ha fatto tutto il possibile per essere presente: questa causa gli sta troppo a cuore, non poteva mancare! Con la sua profonda e sentita riflessione tocca il cuore di tutti i presenti e termina il suo messaggio con queste parole:
“Una comunità cristiana può dirsi felice fin che ha, tra le sue figlie, una donna come Suor Maria Laura: una donna che è modello e stimolo alla santità di tutti. La tentazione sarebbe quella di pregarla già fin d’ora come se fosse beata e santa – e noi sappiamo nell’intimo che ella lo è già – Attendiamo la pazienza di Dio che si esprime nella Chiesa, con la certezza che Suor Maria Laura ci guarda dall’alto, ci segue, ci aiuta e, fin d’ora, preghiamola nel segreto del nostro cuore”.
Settembre
L’inizio dell’anno scolastico è caratterizzato da alcune giornate formative dei nostri insegnanti sul carisma educativo delle Figlie della Croce. Sono offerti alla riflessione personale e alla condivisione in gruppo, oltre ai testi fondamentali dei Fondatori, alcuni scritti di Suor Maria Laura che la rivelano educatrice.
A Traversetolo, il gruppo Amici delle Figlie della Croce, dopo essere stato in pellegrinaggio a Chiavenna, presenta alla popolazione la figura di Suor Maria Laura attraverso un diaporama e testimoni particolarmente significativi: il parroco di Chiavenna don Ambrogio, il fratello Amedeo, Suor Beniamina e la mamma di un’ex-alunna. È un’occasione per capire meglio il senso della testimonianza di una vita “straordinaria” nelle sua semplicità e ordinarietà.
A Casale Monferrato, viene intitolata a Suor Maria Laura una via con la seguente motivazione: “Il comportamento e i valori, di cui fu portatrice Suor Maria Laura, sono universali e sono al di sopra di ogni credo religioso, idea politica o divisione razziale. Chiedo formalmente, proprio nel momento in cui una delle sue assassine ha ritrovato la libertà, di intitolare a Maria Laura Mainetti una Via di Casale, in coerenza con quegli ideali di rispetto della vita e dei valori che essa porta, che sono propri della comunità casalese in tutte le sue componenti”.
Una prestigiosa TV nazionale manda in onda un lungo servizio sulla vicenda di Suor Maria Laura e documenta l’incontro del fratello Amedeo col papà di Veronica, una delle tre ragazze che hanno ucciso la suora.
Ottobre
Il 31 ottobre a Roma, presso la Congregazione dei Santi, presenti alcune Figlie della Croce, si procede alla Apertura dei sigilli degli Atti processuali diocesani. Questo atto dice che la causa di beatificazione della Serva di Dio Suor Maria Laura è accettata a Roma e può proseguire ufficialmente il suo iter. Qua e là si sentono voci di guarigioni ottenute per intercessione di Suor Maria Laura ma, per ora, niente è documentato.
Scrive la Postulatrice, Dott.ssa Francesca Amedea Consolini:
“La Causa di beatificazione della Serva di Dio Suor Maria Laura Mainetti, conclusasi il 6 giugno 2006 nella diocesi di Como, è ora passata sotto la competenza della Congregazione delle cause dei Santi. In questa fase romana ogni causa è sottoposta ad un minuzioso lavoro di studio che ha, come fine, la dimostrazione della santità del candidato rispetto all’esercizio eroico delle virtù o, come nel caso di Suor Maria Laura, all’autenticità del martirio subito in odio alla fede e sul fatto che lei era pronta ad affrontarlo per aver vissuto in perfetta conformità al Vangelo e al Battesimo.
La fase romana di ogni causa è complessa ed articolata. Il passaggio successivo all’apertura dei sigilli degli Atti del processo di Suor Maria Laura consiste nella dichiarazione della loro validità giuridica: gli Atti processuali vengono rilegati ed affidati all’esame di un esperto che deve certificare se il tribunale diocesano di Como, che ha svolto il Processo diocesano, ha rispettato le norme della Santa Sede in materia appunto di processi diocesani. Tale giudizio deve essere poi convalidato dal Congresso Ordinario della Congregazione. La causa, ottenuto il Decreto di validità, viene poi affidata ad un relatore che, con il postulatore (nel caso di Suor Maria Laura con la dott.ssa Consolini) compila la così detta Posizione della Serva di Dio: un volume che espone la vita, la fama di santità e le circostanze del martirio della Serva di Dio.
E’ su tale studio che i teologi censori della Congregazione esprimeranno il loro giudizio sulla autenticità del martirio della Serva di Dio. Si tratta di un cammino lungo e complesso, che comporta tempi non brevi. Per ora stiamo aspettando che la Congregazione delle Cause dei santi promulghi il Decreto di validità; anche in questo caso i tempi di attesa non sono brevi, considerato il fatto che a tale esame vengono sottoposte tutte le cause che arrivano in sede romana.
Speriamo che tutto proceda in modo spedito e favorevole per avere, tra non molto, la conferma della validità della Causa”.
Novembre
La Casa editrice S. Paolo comunica che il libro su Suor Maria Laura avrà una seconda edizione.
Dicembre
Nella diocesi di Bergamo, a Monte Marenzo, cittadina dove da tempo si é trasferita la famiglia di Suor Maria Laura, il 16 dicembre è stato inaugurato un Oratorio – luogo di incontri formativi e ricreativi per giovani – dedicato “all’educatrice Suor Maria Laura Mainetti che, ad imitazione di Cristo suo Sposo, in un supremo gesto di amore scrisse col proprio sangue la parola perdono”.
Sono presenti alcune Figlie della Croce, don Ambrogio e il fratello Amedeo il quale, sottolineando le due parole – amore e perdono – evidenziate sulla lapide commemorativa, afferma: “Sì, le ha vissute come valori essenziali durante tutta la sua vita e ce le ha lasciate come testamento”.