MONTE MARENZO (BG) – 16 dicembre 2006

INAUGURAZIONE DELL’ORATORIO DEDICATO A SUOR MARIA LAURA

Davanti alla Croce di Via Poiatengo, dove nel buio e nelle tenebre si è svolto il martirio di Suor Maria Laura, è stata accesa una fiaccola, una luce sfolgorante più grande del buio, una luce che si riverberi nel mondo e che ci ripeta che l’amore è più forte dell’odio e la vita più forte della morte”.

Questo è il significato che Don Ambrogio Balatti, Parroco di Chiavenna, ha dato a questo gesto. La fiaccola è stata portata per un lungo percorso, in diverse tappe: Lecco, Calolziocorte, Monte Marenzo, rispettivamente in macchina, in bicicletta e a piedi.

Alle ore 17, sul sagrato della Chiesa di Monte Marenzo, il Vescovo di Bergamo, Monsignor Roberto Amadei, ha accolto la fiaccola proveniente da Chiavenna, tra le acclamazioni dei presenti e il lancio di tanti palloncini colorati, e ha quindi concelebrato la S. Messa con il suo Segretario, il Parroco di Monte Marenzo Don Renato Carminati e quello di Chiavenna, in una Chiesa gremita di giovani, bambini e adulti che hanno seguito con molta attenzione, aiutati nella preghiera anche dalla corale.

Nell’omelia, il Vescovo ha invitato, soprattutto bambini e ragazzi, a ringraziare il Signore per il dono dell’Oratorio dove potranno svolgere tante attività e li ha invitati a ricordare Suor Maria Laura, ringraziando il Signore per l’amore che le ha donato e che l’ha portata a testimoniarlo agli altri.
“Gesù è la Persona più grande, più forte, più importante… perché ama di più! Non ci fa regali di cose, ma ci dà la capacità di amare e di perdonare, fino alla morte, come ha fatto Lui, come ha fatto Suor Maria Laura. Questa è la strada della felicità che Gesù è venuto ad indicarci… fare come Lui”.
Rivolto poi agli adulti, li ha invitati ad essere testimoni: da loro imparano i ragazzi cos’è importante nella vita, come amare. Per questo bisogna mettersi alla scuola di Gesù: imparare dalla Croce e dall’Eucaristia cosa vuol dire amare. La morte di Suor Maria Laura è stata la sintesi di ciò che ha fatto nella vita. La sua intercessione potrà aiutarli nell’impegno di vivere ogni giorno quei valori che anche attraverso l’Oratorio vogliamo trasmettere.

 

Al termine della Messa, il Parroco ha spiegato come è nata “l’intuizione” di dedicare l’Oratorio a Suor Maria Laura:

“Un primo motivo. Suor Maria Laura è stata una grande educatrice: ha educato nella scuola generazioni di ragazzi e ha offerto la sua vita nell’intento di salvare giovani in pericolo. L’Oratorio è un luogo per educare, formare, anche attraverso le cose semplici e quotidiane, come ha fatto Suor Maria Laura.

Un secondo motivo. Suor Maria Laura apparteneva e frequentava la nostra Parrocchia, durante le vacanze, dopo che la famiglia si era trasferita qui. Suor Maria Laura non è ancora dichiarata ufficialmente beata dalla Chiesa, ma già possiamo contare sulla sua intercessione!”.

A nome della sua famiglia, il fratello Amedeo Mainetti ha preso il microfono per sottolineare due parole evidenziate sulla lapide commemorativa: AMORE-PERDONO. Sua sorella le ha vissute come valori essenziali durante tutta la sua vita e ce le ha lasciate come “testamento”.

Anche il Sindaco ha voluto esprimere i suoi sentimenti di riconoscenza alla popolazione (2000 abitanti) “vivace ed intraprendente, di cui il 25% è tra 0 e 18 anni, che non è rimasta a chiedersi che cosa il paese potesse fare per lei, ma si è chiesta che cosa lei poteva fare per il paese”. L’Oratorio, grande, spazioso e ben attrezzato, ricavato dalla trasformazione di un vecchio fienile, è frutto dell’impegno e della generosità di tutti!

La folla si è, quindi, spostata sul piazzale antistante l’Oratorio e il Vescovo ha proceduto al taglio del nastro e alla benedizione della lapide. La manifestazione si è conclusa nel salone con un copioso ricevimento, per la grande gioia soprattutto dei bambini.

Un augurio molto particolare è stato espresso: che da questo Oratorio possano venire nuove vocazioni sacerdotali e religiose! “Il Signore – come ha sottolineato Don Ambrogio – ha bisogno di altre persone che diffondano luce nel mondo!” e, riportando le parole del Dottor Gianfranco Avella, Procuratore di Sondrio, ha aggiunto: “Suor Maria Laura è una di quelle figure rarissime che provano che non tutto è materia, interesse personale, denaro, consumo. Finché ci sono queste figure, non muore la speranza nel futuro. Sono le luci del mondo”.