L’amore, espressione della santità

Una sposa e mamma, una vedova, una religiosa…

Quest’anno per il XXII° Riconoscimento Internazionale S. Rita sono state scelte tre donne che hanno testimoniato tre stati di vita diversi vissuti da Santa Rita e hanno incarnato i valori creduti dalla Santa nel suo tempo.

L’amore mai finirà, ed è vero, in qualunque epoca l’Amore è quella forza vitale che crea e plasma i santi. Come ha detto la Madre Badessa nell’introdurre l’incontro della sua Comunità con le tre donne premiate “ciò che conta è vivere l’eredità di Santa Rita… Dobbiamo dare al mondo un messaggio di grande speranza: è ancora possibile il perdono, realizzare la pace, amarci!”.

Paola, sposa e mamma, è stata premiata per l’apertura alla vita come dono di Dio da accogliere in ogni creatura.

Ferminia, mamma e vedova, ha fatto della preghiera la forza della sua vita, l’ispirazione per capire il suo prossimo, accoglierlo e perdonarlo.

Di Suor Maria Laura, suora Figlia della Croce, abbiamo scoperto, attraverso le parole di Suor Carolina, Superiora Provinciale, che il perdono (motivazione per la quale è stata premiata “alla memoria”) e la preghiera sono stati una costante di tutta la sua vita, prima nella sua famiglia e poi nella vocazione religiosa.

Il papà le diceva: “Ricordati bene, figlia mia, le cose più importanti nella vita sono il perdono e la preghiera”. “Signore, perdonale” sono state le ultime parole di Suor Maria Laura, mentre le tre ragazze la colpivano a morte.

Suor Carolina ha aggiunto: “Non sappiamo se la Chiesa riconoscerà il martirio, ma sappiamo cosa lei pensava del martirio: “Noi ci diamo da fare, però non siamo mai capaci di dare tutto noi stessi. Questa donazione totale c’è nel martirio, ma quello, solo Dio lo stabilisce“.

Paola, Ferminia e Suor Maria Laura, con le loro vite, ci hanno ancora una volta confermato che la santità è vivere il quotidiano, fatto di tante piccole cose, di tante attenzioni verso tutti, piccoli e grandi, con freschezza, con gioia, con straordinarietà.

Il cammino verso la santità non si improvvisa, ma si costruisce giorno per giorno, allenandosi nel dono dell’amore.

Grazie a Voi – Paola, Ferminia, Suor Maria Laura – donne del terzo millennio che credete nel dialogo, nell’amicizia, nel confronto, nell’amore; che avete detto il vostro sì pieno e totale al Signore nella vocazione alla quale vi ha chiamato; che credete e lavorate insieme alla Chiesa e ai suoi santi; che, nella concretezza dell’amore e della benevolenza cristiana, perseguite le scelte che rimangono scolpite nel tempo e nella storia.

(sr M. Giacomina osa, Rivista del Monastero agostinano S. Rita da Cascia, n. 6-2009)

Motivazioni del Riconoscimento

Ferminia Sacdalan Punongbayan

“Come Santa Rita, ha fatto della preghiera la forza della sua vita, lo strumento per superarne le sfide e le difficoltà, l’ispirazione per capire il suo prossimo, accoglierlo e perdonarlo”.

Paola Stocco

“Come Santa Rita, ha creduto nell’Amore coniugale aprendo all’accoglienza della vita il suo nucleo familiare e donando il suo affetto materno anche a bambini meno fortunati, ridando loro la dignità di figli”.

Suor Maria Laura Mainetti

“Come Santa Rita, è stata testimone con la sua vita di un grande amore per Cristo e della passione per ogni uomo che Lo rappresenta, fino all’estremo atto dell’intercessione di perdono verso coloro che l’hanno uccisa”.